Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

Umiliato ai piedi delle prostitute

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flover991
view post Posted on 16/6/2014, 10:14 by: flover991     +3   +1   -1




PARTE 2

La mattina dopo, essendo domenica, Paolo e la moglie potettero poltrire tranquillamente. Laura dormiva ancora quando Paolo si svegliò.
La sua mente lavorava frenetica. Cominciava a pensare se fosse stata sua moglie a dominarlo, invece della prostituta: avrebbe sicuramente goduto il doppio, perché i piedi di sua moglie erano bellissimi, ma anche perché, essendo lei contraria, la cosa era diventata una cosa proibita, e, come accade sempre, le cose proibite sono quasi sempre più eccitanti. Poi, avrebbe potuto dedicare tutta la nottata alla venerazione… ed invece era stato costretto a mentire.
Aveva una gran voglia di ripetere l’esperienza precedente, ma avrebbe dovuto creare un altro alibi. Mentire una volta, poteva starci; ma per continuare a mentire, doveva cominciare a recitare bene, o tutta la farsa sarebbe stata scoperta da sua moglie, che di certo stupida non era. Per non parlare dei sospetti che sua moglie avrebbe potuto avere, se lui si fosse allontanato di nuovo, di sera.
Fortunatamente, la sera precedente aveva detto che gli amici avevano intenzione di ripetere la serata, quindi poteva giocarsi questa carta; ma aveva intenzione di sfruttare bene quel jolly.
E cominciò a pensare come.
L’occasione si presentò il giorno dopo, nel primo pomeriggio, quando il suo amico lo chiamò per chiedere se fosse tutto a posto. La richiesta del sabato precedente era stata un po’ strana.
“Ciao Paolo, come va? Volevo sapere se era tutt’ok… in famiglia… che mi racconti?” era un po’ imbarazzato.
Paolo aveva capito subito il motivo di quelle domande, ma subito ebbe una risposta pronta:
“Sì Giulio, tranquillo, va tutto alla grande, grazie. Ho semplicemente avuto una discussione scocciante con mia moglie, e volevo semplicemente passare una serata lontano da lei, e per evitare che sospettasse qualcosa ti ho chiesto di coprirmi; anche se non ce n’è stato bisogno, ti ringrazio. E approfitto per chiederti davvero di uscire per una pizza, una di queste sere, magari con qualche nostro vecchio amico. Ti va?” sparò lì Paolo.
Giulio accettò con piacere:
“Certo che mi va, però preferirei in settimana, piuttosto che nel week end. Vogliamo fare venerdì sera?”.
“Affare fatto, a venerdì!” rispose Paolo con entusiasmo.
Comunicò alla moglie che la serata si sarebbe ripetuta il venerdì sera.
I giorni passavano lentamente, e Paolo era sempre più eccitato: aveva in mente una dominazione di gruppo. Avrebbe proposto a due prostitute di dominarlo contemporaneamente, e non avrebbe badato a spese; siccome reputava difficile trovare un terzo alibi, avrebbe voluto trasgredire a dovere, il venerdì sera.
La serata con gli amici fu gradevole; a un certo punto, Paolo, seppur combattuto, comunicò agli amici che avrebbe preferito non fare troppo tardi, perché si sentiva un po’ stanco.
“Capisco” disse sorridendo uno degli amici. “Ma dimmi la verità: non è che per caso stai sotto lo schiaffo di tua moglie? Magari ti detta per filo e per segno cosa fare, e tu obbedisci senza batter ciglio?” domandò facendo l’occhiolino.
“Mi dispiace, ma non capiterà mai!” rispose Paolo.
Anche se in realtà, la scena di sua moglie che lo dominava era molto eccitante; ma purtroppo lei non voleva.
Così si avviò verso l’uscita. Una volta in macchina, si avviò in direzione della via in cui posteggiavano le prostitute. Non c’era nessuno per strada, e si sentì molto più tranquillo della volta precedente.
C’erano sempre tre prostitute, e la bionda era l’unica di quelle che stavano il sabato prima. Le altre due erano nuove. A differenza del sabato precedente, indossavano delle normalissime converse ai piedi. Paolo ne fu leggermente deluso, perché la visione di quei sandali coi tacchi era molto più eccitante. Ma d’altro canto, ciò che a lui interessava erano i piedi.
Non indicò la ragazza della volta precedente, ma quella coi capelli scuri, che era molto più bella.
“Quanto prendi?” solita domanda di routine.
“40 in macchina, 100 in hotel” rispose la ragazza. E qui Paolo fece la solita proposta:
“Se ti do 20 euro ti fai baciare i piedi 10 minuti?”.
“No, 20 euro sono pochi. 30 euro, però 5 minuti”.
Paolo ci rifletté su qualche secondo. 10 euro in più per 5 minuti in meno.
“Invece voi altre quanto volete per farvi baciare i piedi?” chiese Paolo, con la speranza che qualcuna delle altre accettasse la sua di proposta.
“Tutte uguale” rispose la bionda.
Evidentemente volevano approfittare.
Per evitare di perdere troppo tempo, Paolo fece salire la bruna che aveva indicato all’inizio. Lei indicò un luogo più vicino di quello che aveva indicato la ragazza bionda.
Una volta accostati, la ragazza si levò le scarpe e mise i piedi sulle cose di Paolo, con ancora indosso i collant.
Paolo chiese di toglierli, ma lei rifiutò.
“Se vuoi i piedi nudi, o se vuoi più tempo mi devi dare più soldi. 50”.
A Paolo parve un’esagerazione, e rifiutò.
Subito si mise i piedi in faccia.
“Tanto sono puliti. O puzzano?” chiese la ragazza.
Non puzzavano per niente, non emanavano nessun odore. Strano, ma alla fine dei conti non era proprio un male, anzi, Paolo trovava quella situazione molto gradevole.
Tentò di mettere i piedi di lei sul suo membro, ma lei subito si distaccò, dicendo:
“No, questo no. Già ho detto, se vuoi altro mi devi dare 50. Me li vuoi dare?”.
La ragazza aveva un bel caratterino… o forse voleva semplicemente approfittare, come aveva pensato prima.
Sarebbe stata un'ottima dominatrice. Paolo comunque decise di non arrivare a spendere 50 euro, così si mise i piedi in faccia.
Comincio a baciare con tutta la passione che aveva in corpo, baciò dito dopo dito con la massima devozione, come se tra le mani avesse due statuette d'oro. Poi baciò tutta la superficie di entrambe le piante, e anche i dorsi. Non c'era una parte dei piedi che aveva mancato di baciare. Poi, anche se i piedi non emanavano un particolare odore, cominciò ad odorarli con grande passione.
Si abbassò la cerniera dei pantaloni, ma la ragazza subito gli intimò di fermarsi.
Poi, in men che non si dica, la ragazza disse:
"E' scaduto il tempo. Se vuoi continuare mi dai 50. Non altri 20 per arrivare a 50, ma una 50 intera, perché ora il tempo è scaduto. Oppure mi riaccompagni".
Paolo controllò l'orario: non erano passati 5 minuti, ma forse 3 o 4... quella ragazza era una vera stronza. Riflettendoci, se l'avesse pagata come chiedeva, l'avrebbe dominato a dovere.
Però cominciava a farsi tardi, e voleva rincasare, per fare in modo che sua moglie non cominciasse davvero a sospettare di qualcosa.
"Ho intenzione di pagarti di più. In queste sere ci sei?" chiese Paolo.
Ormai la sua eccitazione stava ai massimi livelli, avrebbe fatto pazzie per farsi dominare da quella ragazza.
"Domani" disse lei. "Vieni domani. Mi dai 50 euro e ti do i miei piedi. Nudi" e ridacchiò.
Paolo cominciava a preoccuparsi. L'indomani non sarebbe potuto uscire di nuovo, avrebbe perduto credibilità.
"Domani non posso" rispose Paolo, agitato. "Ma in queste sere non ci sei?".
"Non lo so. Forse sì, forse no. Vieni domani, domani ci sto".
Paolo era dubbioso... ma poi gli venne un'idea improvvisa.
"Vuoi lasciarmi il tuo numero? Così se non ci sei ti chiamo, se stai da qualche altra parte ti vengo a prendere da quell'altra parte. Magari, poi, vuole partecipare anche qualche tua amica. Vi pago entrambe. Una bella paga, e mi dominate a dovere, magari un'oretta intera".
La ragazza ci pensò su per qualche secondo. L'offerta di Paolo era allettante. Paolo ne era sicuro: stava cercando di trovare un metodo per rendere l'offerta ancora più vantaggiosa per lei, o per rigirare la cosa a modo suo.
Invece, lei cambiò solo uno dei dettagli, e non di certo di poco conto:
"Va bene per me. Però lasciami il tuo numero. Il mio non lo posso lasciare".
Questo tagliò la lingua a Paolo. Se ci avesse pensato prima, avrebbe comprato una nuova scheda. Ma non avrebbe mai pensato che la situazione potesse arrivare a quel punto.
Che fare? Se le avesse dato il numero, non sarebbe potuto stare più tranquillo, d'altronde, non avendo mai nulla da nascondere, il suo cellulare, in casa, era sempre in vista. Se avesse cominciato a nasconderlo, o a metterlo silenzioso, avrebbe destato sospetti. Soprattutto dopo due cene con vecchi amici in due settimane.
Cercò di convincere la ragazza a farsi dare il suo numero, ma lei tagliò corto:
"O mi dai il tuo, o arrivederci".
Paolo non voleva pedere l'occasione, e, seppur a malincuore, le diede il numero.
La pagò, e la riaccompagnò. Prima che scendesse dalla macchina le chiese:
"Ma quando mi chiami, poi?".
"Non ti preoccupare, parlo con le mie amiche. Se paghi bene accettano. E ci facciamo due risate. Ci divertiremo. Ora vai via, non puoi stare troppo. Ciao".
Paolo si era quasi pentito di averle dato il numero. Per la prima volta, aveva una cosa da nascondere.
Pazienza, avrebbe prestato attenzione. Se fosse riuscito a mantenere la calma, avrebbe sfruttato quest'ultima occasione per una sessione di dominazione finalmente completa. E poi, per un periodo si sarebbe fermato. Credeva di aver osato un po' troppo.
Tornato a casa, eccitato come non mai, fece l'amore con la moglie, esattamente come la volta prima.
Solo che questa volta lo fece in modo più selvaggio, e venne con molto anticipo. Cosa che non gli era mai successa.
"Eravamo affamati, maialino?" chiese lei.
"Effettivamente sì" rispose Paolo. "Più passa tempo, più ti amo, e più mi ecciti".
Laura mise un piede in faccia a Paolo, che ebbe un'erezione quasi istantanea.
"Ahhhh! Ci sono segnali di risveglio. Ma fammi capire, è perché sei ancora eccitato, o è il mio piede che ti fa questo effetto?" chiese la moglie, provocatoria.
Questo mandò in estasi Paolo, e disse, con voce tremolante:
"Entrambe le cose" e si tuffò letteralmente nei piedi di sua moglie, annusandoli e baciandoli. L'odore era paradisiaco, Erano puliti, ma evidentemente Laura aveva sudato un po', per cui, a tratti, si sentiva proprio un bell'odorino, cosa che eccitò ancora di più Paolo.
"Bene, ho capito l'effetto che ti faccio. Ma ora, se sei un vero uomo, con la U maiuscola, ti stacchi da questi fottuti piedi e mi scopi e mi fai godere... o vuoi che mi accontenti di un pervertito che si schiavizza ai miei piedi?" disse Laura, usando un tono sensuale e dominante. Ormai, Laura, stava diventando consapevole del suo potere. Questo mandò letteralmente in tilt Paolo, che scopò per la seconda volta sua moglie, venendo subito anche questa.
Dopodiché, si buttò sul cuscino, esausto come non mai.
Ma perché Laura non si era decisa prima ad entrare nel ruolo? Così non avrebbe mai dovuto lasciare il suo numero ad una prostituta, e ora avrebbe potuto davvero dormire tranquillamente... ma tranquillamente dormì lo stesso, perché era così stanco che ci mise due secondi per addormentarsi.
Al resto, ci avrebbe pensato all'indomani...

FINE PARTE 2

Edited by flover991 - 16/6/2014, 11:37
 
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