Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

Umiliato ai piedi delle prostitute

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flover991
view post Posted on 14/6/2014, 14:22 by: flover991     +7   +1   -1




Salve a tutti... è da un po' di tempo che pensavo di scrivere qualche racconto, ma a causa di carenza di tempo, non sono mai riuscito a mettere insieme due righe. Ho provato a scrivere qualcosa, ma ho intenzione di dividere il racconto in più parti, per non rendere il tutto troppo lungo. Spero che vi piaccia!



PARTE 1

Paolo era un impiegato di banca, un uomo di 40 anni, sposato con Laura, insegnante, di anni 38. Avevano 2 figli, un maschio di 14 anni e una femmina di 12. La loro vita di famiglia trascorreva molto serena, ed era molto invidiabile: marito e moglie lavoravano entrambi, stavano economicamente messi bene, i figli erano tranquilli ed educati, e vivevano in una villetta tutta loro, con giardino.
Anche sessualmente parlando, la vita di coppia era viva e serena: d’altronde, Paolo e Laura si amavano.
C’era solo un piccolo neo: Paolo, fin da bambino, impazziva per i piedi delle donne e per la dominazione femminile; nulla di estremo, niente fruste, niente sadomaso. Semplicemente, amava venerare la sua donna (in tal caso, la sua Dea), che doveva avere un carattere forte. Amava l’adorazione dei piedi in generale, il trampling, la dominazione verbale, ed altre pratiche soft simili. Sua moglie non amava per niente questa passione del marito: la trovava bizzarra, e le creava un certo disagio. Durante qualche rapporto, tuttavia, si lasciò baciare e leccare i piedi dal marito, precisando che non sarebbe dovuta diventare un’abitudine, ma solo una cosa occasionale.
Questa fu una pugnalata nel cuore per Paolo, perché i piedi di Laura erano a dir poco perfetti: numero 38, con dita lunghe ed affusolate, con un odore leggero ed inebriante, anche se non amava usare nessun tipo di smalto.
Quelle poche volte in cui Paolo si era fatto stampare i piedi di Laura in faccia, gli vennero delle erezioni pazzesche, e godette il triplo durante il rapporto. Invece, sua moglie, provando disagio, non riuscì a godere del tutto del rapporto.
Una sera, in particolare, Paolo aveva una gran voglia di adorare i piedi di sua moglie, e disse:
“Stasera sono particolarmente eccitato, mia Dea, e ho voglia di proporti un bel gioco…”.
Laura aveva capito tutto delle intenzioni del marito, e lo interruppe. Non solo gli negò i suoi piedi, ma anche il classico rapporto sessuale. Paolo non proferì più parola, ma dentro di sé si sentiva frustrato: aveva una donna bellissima con dei piedi perfetti sotto il tetto di casa sua, ma non poteva mai usufruire e godere di rapporti fetish. Avrebbe dovuto cercare altrove… ma allo stesso tempo, non voleva assolutamente rovinare il rapporto con sua moglie.
Rifletté tutta la notte sul da farsi.
Il giorno dopo, che era di sabato, approfittando dell’assenza della moglie, che era andata a fare spese, e dei figli, che erano a scuola, prese a cercare qualcosa sul web.
Contattò qualche mistress, ma tutte gli avevano chiesto prezzi eccessivi, per una sessione di solo foot worship. Lui avrebbe potuto permettersele tranquillamente, ma preferiva evitare, di spendere quelle cifre solo per quello.
Così, andò in cerca di qualche semplice fetish girl: chiedevano prezzi decisamente minori, ma loro lavoravano solo sul virtuale, facendo spettacoli in webcam.
Anche qui, però, Paolo rifiutò, perché di spettacoli virtuali ne avrebbe trovati a volontà, gratis, sui siti web. Ma lui non aveva assolutamente voglia di finire per masturbarsi davanti un pc, un po’ per la moglie che si ritrovava (un bel pezzo di donna!), un po’ perché non lo soddisfacevano completamente, ma aveva bisogno di un paio di piedi reali da adorare, odorandoli, baciandoli e leccandoli.
In cuor suo aveva già preso una decisione; sapeva che per una persona della sua posizione, sarebbe stata una cosa vergognosa, però sua moglie non voleva decidersi a soddisfarlo… e non che non ci avesse provato, a convincerla, anzi. Erano anni che chiedeva di adorarle i piedi, ottenendo il consenso solo un paio di volte.
Ed ora, era arrivato allo stremo dell’astinenza: avrebbe dovuto adorare e sottomettersi ad una donna, o sarebbe uscito pazzo.
Sapeva, che a pochi km da casa sua, c’erano delle prostitute niente male. Cominciava a pensare di caricarsi una di quelle ragazze. Così le avrebbe proposto di farsi leccare i piedi, invece di farsi scopare. Forse sarebbe stato anche meno faticoso, per loro. Avrebbero guadagnato ugualmente, e non avrebbero dovuto avere un rapporto.
Più passava tempo, più si eccitava all’idea, e, allo stesso tempo, era terrorizzato dall’idea che qualcuno avesse potuto vederlo mentre accostava le prostitute. Un uomo sposato, della sua posizione… di sicuro non avrebbe fatto bella figura, ma avrebbe anche rischiato di perdere sua moglie.
Comunque, decise di rischiare.
Chiamò un suo amico di vecchia data, e gli chiese di coprirlo: avrebbe inventato una cena tra vecchi amici, quella sera, e lui avrebbe dovuto confermare la sua versione.
Quando sua moglie fece ritorno a casa, subito le disse:
“Ehi cara… stasera ho una cena tra vecchi amici, del liceo. Staremo solo tra uomini, non porteranno le mogli. A te non dispiace, vero? Se vado? Se preferisci che rimanga a casa, rimango…”.
Laura lo scrutò: lo trovava un po’ nervoso. Ma decise di far finta di nulla, e gli disse, semplicemente:
“Ma no, figurati, qual è il problema? Vai, tranquillamente. Però, la settimana prossima, porti anche me a cena fuori!” e sorrise.
Paolo fu molto sollevato, perché Laura sembrava non sospettare niente, e nemmeno infastidita dall’idea di trascorrere un sabato sera lontana da suo marito.
Quando si fece orario, Paolo si preparò, e disse alla moglie:
“Laura, io scendo! Cerco di non fare nemmeno troppo tardi… sai, l’età avanza, ed a un certo orario preferisco starmene tranquillo in pigiama, in casa… magari vicino la mia mogliettina” e le fece l’occhiolino.
Laura captò il messaggio, capendo che il marito, una volta tornato, avrebbe voluto fare l’amore con lei.
Così Paolo baciò Laura e uscì.
Mentre guidava, gli sudavano le mani e gli batteva forte il cuore.
Essendo sabato sera, c’era molto traffico, per strada.
Dopo alcuni minuti di guida, arrivò nella via in cui sapeva esserci le prostitute. Ce n’erano tre: una bionda, e due brune. Non potevano avere più di 25 anni di sicuro.
Adorare i piedi di una ragazza giovane: solo all’idea, ebbe un’erezione istantanea. Avevano tutte e tre sandali coi tacchi.
Accostò, e stette circa cinque minuti a riflettere. Farlo o non farlo?
Dopo quegli interminabili cinque minuti, finalmente si decise: avrebbe sparato la proposta. Se avessero accettato, bene, altrimenti, sarebbe andato a mangiare una pizza, e sarebbe poi tornato a casa.
Una volta accostato, abbassò il finestrino, indicò la bionda, che si avvicinò al finestrino, e le disse:
“Ciao, quanto prendi?”.
Lei rispose, con un accento dell’est:
“30 euro”.
Con voce tremante, Paolo le chiese:
“Se io ti do 20 euro, ti fai baciare i piedi per dieci minuti? Ti bacio solo i piedi, nient’altro, e poi quando finisce il tempo ti riaccompagno”.
Il volto della ragazza assunse un’espressione alquanto perplessa. Guardò le compagne, come per chiedere aiuto: accettare o non accettare? Tornò a guardare Paolo… poi decise di sì: 20 euro per dieci minuti; per una volta tanto, non avrebbe dovuto avere un rapporto.
“Sì, va bene. Ma appena finisce il tempo mi accompagni. Solo 10 minuti”.
“Sì, certo. Sali”.
La ragazza salì, e indicò a Paolo dove andare ad accostare. Non parlarono molto, durante il tragitto.
La prostituta fece accostare Paolo in un viale deserto, pieno di alberi, lontano dallo sbocco sulla via principale. Paolo chiuse le sicure, spense la macchina, e si slacciò la cintura.
“Prima i soldi!” urlò improvvisamente la ragazza.
Il modo brusco in cui lo disse fece eccitare ancor di più Paolo. Sembrava una dominatrice che sgridava il suo schiavo.
Paolo le diede la banconota da 20 euro, lei la prese, e gli mise i piedi, ancora con i sandali, sulle cosce.
Paolo fece per slacciarle le scarpe, e lei disse, infastidita:
“Non puoi baciare con le scarpe?”.
“No, voglio baciare le piante dei tuoi piedi, padrona. In questi 10 minuti sei la mia padrona e ti voglio venerare” disse Paolo, con voce eccitata e tremolante.
La ragazza non rispose nulla, si appoggiò con la schiena vicino allo sportello, e lasciò a Paolo campo libero.
Paolo le tolse i sandali, e si mise violentemente i piedi in faccia della ragazza.
Cominciò ad annusare con tutta la forza che aveva in corpo, riempiendo i polmoni dell’odore dei piedi di quella ragazza. I piedi della ragazza erano smaltati con uno smalto trasparente, ed erano molto belli, curati, e puliti. Solo che erano sudati e puzzavano, molto più che a Laura. Ma d’altronde, chissà da quanto indossava quelle scarpe.
L’eccitazione di Paolo aumentava, e stette 5 minuti immobile, odorando e baciando i piedi della ragazza. Ogni tanto si toccava il suo membro, e capì che non avrebbe resistito: avrebbe dovuto liberarsi, o, quando sarebbe tornato a casa, sarebbe venuto ancor prima di baciare sua moglie.
“Schiacciami la faccia, muovi i piedi, strisciameli sulla faccia, sul collo, dammi degli schiaffetti, schiacciami il naso, toccami i capelli, le orecchie…” erano tutte le richieste che Paolo fece alla ragazza, che, impeccabile, faceva. Gli diede una decina di schiaffetti consecutivi in faccia, poi premette molto forte, facendogli quasi male al naso, poi cominciò a muovere i piedi velocemente sulla faccia e sulla testa, spettinandogli tutti i capelli.
“Ti piace l’odore maiale?” chiese la ragazza.
“Tantissimo, lo amo, hai dei piedi stupendi, dominami!” rispose Paolo.
“Il tempo sta scadendo!” disse tutto d’un tratto la ragazza.
“Posso cacciarlo fuori?” chiese disperato Paolo. “Sono eccitatissimo padrona, verrò in un secondo, lo giuro!”.
“Fa come vuoi, l’importante è che non mi tocchi col tuo coso. Poi, quando è scaduto il tempo devi accompagnarmi” rispose la ragazza.
Paolo lo cacciò fuori, e prese un tovagliolino. Come promesso, venne dopo pochi secondi, molto abbondantemente.
Era una cosa favolosa, venire annusando i piedi sudati di una ragazza.
Godette veramente tanto, ma poi dovette pagarne il prezzo: si sentì molto svuotato, e in colpa, anche. Per fortuna, quando era venuto, era riuscito a tenere sotto controllo la situazione, non sporcando nulla con lo sperma.
La ragazza si riallacciò i sandali, e gli diede un fazzolettino imbevuto, per far pulire il membro a Paolo, che si prese qualche minuto, per ricomporsi, prima di ripartire.
Mentre la riaccompagnava, alla ragazza squillò il cellulare, e spiegò qualcosa nella sua lingua, ridendo come non mai.
Paolo pensò che stesse parlando di lui, e di quello che avevano fatto, e si sentì molto umiliato ed imbarazzato.
Quando la ragazza scese dalla macchina, ringraziò e salutò normalmente, con un’espressione seria, e le altre due ragazze non fecero nessun cenno di sorriso.
Tornando a casa, pensò che tutto sommato gli era piaciuto, e magari, qualche altra volta, avrebbe offerto più soldi, per dedicare un po’ più tempo all’adorazione dei piedi.
Aveva mille pensieri per la testa: farsi dominare più intensamente, farlo con più ragazze contemporaneamente, farsi calpestare…
L’idea di adorare i piedi di una prostituta era stata eccezionale. Anche perché non avrebbero detto mai niente a nessuno, avrebbero offerto un servizio in cambio dei soldi, e sarebbe finita lì.
Si sentiva molto soddisfatto ed euforico.
Quando tornò a casa, si avvicinò alla moglie, che stava già a letto, e le disse:
“Sei pronta tesoro?”.
Lei rispose:
“Certo amore mio. Ma prima spiegami un po’. Com’è andata coi tuoi vecchi amici?”.
“Oh, è andata benissimo, ci siamo divertiti parecchio. Ogni tanto bisogna farle, queste cose. Mi sa proprio che ripeteremo la serata il prima possibile. Ma ora vieni qui…” disse Paolo, e fece l’amore con la moglie, cullandosi al dolce pensiero di quello che stava man mano programmando nella sua mente… aveva davvero intenzione di ripetere la serata il prima possibile.

FINE PARTE 1

Edited by flover991 - 14/6/2014, 16:38
 
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