| mi sveglio indolenzita, il braccio sinistro mi fa male... non sono nel mio letto, che ore sono? le cinque... materasso sul pavimento, lenzuola nere, realizzo... mi alzo e mi porto nel bagno davanti allo specchio. Guardo il braccio, lividi... e guardando, un brivido e il calore che mi prende all'addome al pensiero dei suoi denti che affondano. Ripercorro le ultime ore. - Ceniamo assieme stasera? - domattina ho impegni di lavoro molto presto... - non facciamo tardi, ci vediamo a metà strada, giusto un paio d'ore. E l'auto é su quella strada che spesso ha percorso, di cui conosce ogni curva. Familare paesaggio. Eccoci al nostro tavolo, davanti al camino acceso. Vicini. Lui che con le mani raccoglie e rosicchia l'insalata utilizzata per impiattare... - ...ma che hai? - Sono nervoso, stai con me stanotte... (non devo pensare, non devo pensare, se penso non ha senso, non c'è tempo, non possiamo) -Certo, andiamo. Due auto nell'autostrada scura che percorrono chilometri inseguendosi, sorpassandosi... Minuti che si sussegguono e sono sul suo divano, rannicchiata. Ho tolto gli stivali. Mi offre il solito calice di vino rosso e mi guarda con mezzo sorriso... - cosa vuoi che ti faccia? ... silenzio ... - cosa vuoi che ti faccia? (insiste) Lo guardo, non distolgo il mio sguardo... - se non mi dici cosa vuoi che ti faccia, allora farò io... ... silenzio ... Si avvicina lento, guardandomi, osserva il mio bicchiere, mi invita a bere un altro sorso di vino, e me lo toglie dolcemente di mano, appoggiandolo al tavolino... mentre si avvicina a me. Chiudo gli occhi, penso stia per baciarmi, sento il suo viso avvicinarsi al mio, e la sua mano che mi accarezza dalla tempia verso la nuca, ma... NO. Non mi accarezza, stringe alla nuca, mi afferra i capelli e mi costringe a qualche centimetro dalle sue labbra, dalla sua lingua. - ora vieni con me... Lenzuola nere, quelle fra cui mi sono svegliata, il mio viso è costretto a quelle lenzuola, schiacciata dalla sua mano forte. aaaaaahhhhhh i denti... che affondano sul braccio... ma poi la lingua, larga, piatta, che lenisce. Mi prende da sotto il bacino e lo solleva, (prendimi, ti prego, prendimi)...
-------------------------------------------------------------------------------------- Il bagno, lo specchio, un rumore ha interrotto i miei pensieri, deve essersi girato... mi guardo, l'occhio scende sul fianco... segni... mi giro per guardarmi meglio... striscie.... --------------------------------------------------------------------------------------
Sento il suo membro che mi sfiora, si avvicina, si scosta... - non ti prendo, non ancora...
...CONTINUA (forse)
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