NOME: Miss Opal
CITTA' e DATA DEL SOGNO: Roma (Città del vaticano)
NAZIONALITA': Italiana
ETA': 26
FISICO: bel corpo tonico e asciutto, bel viso darkeggiante, occhi scuri e penetranti che non ti mollano un secondo
CONFORMITA' AI RITRATTI E ALL'ANNUNCIO: assolutamente fedele
GIOCHI: Umiliazione, adorazione piedi, trampling, spitting, facesitting, pissing, dildo, fairy e strapon.
RATE: 2 VU 1 ora.
ATTITUDINE: Ama dominare con una grande sensualità innata. non recita la parte, è così
FUMATRICE: no, non credo
REPERIBILITA': buona
DOVE: appartamentino, II piano di palazzo storico con sala giochi ben attrezzata
in quell'eterna roma dove sovente vengo inviato per missioni di lavoro, mi ritrovo a gironzolare con qualche oretta libera prima del treno del ritorno e mi ritrovo improvvisamente all'estero, in una piccola nazione ricca di arte e storia e governata da un dittatore religioso apparentemente sobrio e umile. dopo una passeggiata in quella piazzona rotonda e porticata m'incammino verso il castello reale e angelico, ma improvvisamente, forse complice la lauta carbonara poco addietro mangiata e cullato da tonache e tonacone che mi svolazzano intorno, mi assopisco su una panchina di un'antico borgo.....
una voce soave di fanciulla mi guida per un palazzo antico, scale pesanti mi conducono al secondo piano dove la stessa voce di prima mi chiama. "vieni, sono qui". la donna angelicata che incantò petrarca mi si para innanzi con degli occhioni liquidi e ammaliatrici che subito mi stordiscono: tanto che, per la seconda volta in carriera mi presento col nome vero anziché con quello ufficioso.
La ragazza mi fa entrare in una stanza ben arredata dove fanno bella mostra di sè gli arnesi del mestiere, comprese 4 manette agli angoli del letto. La temperatura è resa gradevole dal climatizzatore. mi ordina di spogliarmi senza mai smettere di guardarmi dritta negli occhi e si diverte mentre io impacciato litigo con una manica della camicia con i pantaloni mezzi slacciati che barcollano. ammucchio i vestiti come viene, zavorre di una vita che per un'ora abbondante sarà sostituita da un'altra vita.
si comincia dai piedi, calzati in sandali di cuoio ben odorosi e un po' sporchi, come le avevo suggerito. L'odore è delizioso ma non persistente, Miss opal probabilmente lo sa ed è per questo che indugia molto nel farmeli annusare prima di farmeli leccare. è la prima volta peraltro che una miss mi accontenta dandomi piedi parzialmente sporchi e ascelle senza deodorante.
gli sputi sono soavi: calati dall'alto come piace a me e hanno un gusto dolce e delicato (particolare davvero apprezzato e che non mi era mai capitato).
dopo lunghe leccate e sputi in diverse posizioni, è la volta del facesitting, prima con i leggins, poi con le sole mutandine. lo facciamo dopo che mi ha legato al letto (anche questa una novità per me, perche di solito preferisco non perdere mai del tutto il controllo...
il facesitting, prolungato e portato abbastanza al limite è intervallato dal giocare con il fairy appoggiato al sacro graal, che a questo punto ha già rischiato di capitolare diverse volte tra le mani esperte e morbide e il fairy vibrante, soprattutto mentre dovevo adorarle le ascelle..
il momento temuto sta per arrivare. si comincia con un dildo, infilato in bocca mentre due o tre dita guantate mi lavorano il culo. il didlo entra che è una bellezza, e la padrona pregusta la scopata mettendosi uno strap che invece non entra. lo butta a terra con disprezzo e ne prova un altro più piccolo, non disdegnando offese per la puttanella che sono e che neppure sa prendere un cazzetto in culo. ormai però la frittata è fatta e anche il secondo strapon deve ben presto rinunciare a penetrarmi. . qui l'umiliazione della padrone si tramuta in commiserazione. non sai cosa ti perdi... ti sei chiuso.... avresti goduto tantissimo e via discorrendo... parentesi: qui l'umiliazione ha toccato il suo apice, primo perché non voleva esserlo ed anzi erano consigli sinceri che non facevano parte della finzione del gioco, secondo perché farti insegnare a stare bene da una ragazza che ha 15 anni meno di te è abbastanza tosta e ti ripropone dubbi amleticied esistenziali.
il gioco continua e continuano anche le raccomandazioni, ma questa volta mentre le sue mani carezzano abilmente il sacro graal e il fairy che ci gira intorno. vorrei arrivare, ma prima però, mi dice lei, dobbiamo concludere in bellezza, perché è da un po' che si trattiene.
così stende il telo e mi di fa sdraiare chiedendomi poi dove la volevo. le dico sul corpo e così la padrona col suo sguardo magnetico che quasi mi fa dimenticare di ammirare la sua gattina, mi inonda del suo nettare. così pisciato e sputato torno in ginocchio da lei per arrivare copiosamente aiutato dai fairy e dalle sue mani......
uso del bagno in uscita, doccia e asciugamanino. due parole veloci perchè il treno incombe e ci salutiamo con la promessa di rivederci.
Ultime considerazionI: non guarda assolutamente l'orologio (neppure c'è nella stanza) e poi sensualità al massimo grado che sfrutta abilmente: il suo viso è sempre vicinissimo al mio e non so come ho fatto a resistere a non tentare di baciarla. Miss Opal sale sul gradino più alto del mio personalissimo podio.
VOTO Finale 10- il meno lo metto soltanto perché salendo le scale ho incrociato quello che forse era il suo ragazzo (sicuramente non un sessionista, non avrebbe certo fatto in tempo) che è una cosa mi piace poco. ........ mamma mia che spettacolo di sessione.