L'amica del Taekwondo

L'AMICA DEL TAEKWONDO

Eravamo alle superiori e un bel giorno mi sento dire:”sai ieri sera ho cominciato ad andare in palestra” e io rispondo:”fai bene, così tieni allenato il tuo fisico da modella con un po di pesi!” lei:”no, non faccio pesi, faccio taekwondo!” cosa?? non ci credevo, una mia compagna di classe che pratica il TKD! dopo pochi mesi smise perché non aveva tanto tempo, purtroppo. 2 anni dopo la fine della scuola la incontrai e la invitai fuori un sabato pomeriggio per bere qualcosa… a casa mia. era estate e… sognavo… la andai a prendere e quando la vidi quasi svenni: top bianco, pantaloni larghi di cotone neri e sabot aperti con tacco che lasciavano intravedere un piedino stupendo e laccato di bianco! le dissi:” andiamo a casa mia, ho preparato un thingytail” lei acconsentì eandammo a casa. dopo aver bevuto il thingytail (leggermente alcoolico…) e aver fatto 2 chiacchiere le chiesi:”e il taekwondo?” e lei mi rispose di aver smesso per mancanza di tempo ma che le sarebbe piaciuto ricominciare. io la provocai dicendo che ormai era arrugginita e la inviatai a provare! spostai il tavolino e ci mettemmo sul tappeto, si tolse i sabot e disse:”attaccami!” io partii con un pugno che lei schivò facilmente, poi tentai un calcio a mezz’altezza con la gamba sinistra, ma non fui abbastanza veloce: mi prese la caviglia con la mano, mi colpì l’altro ginocchio con un calcio in modo da farmi barcollare, mi lasciò la caviglia ma ero senza equilibrio e indifeso: il suo piede destro partì in un calcio laterale e mi colpì con la pianta nella guancia e nella bocca. questo mi fece perdere totalmente l’equilibrio e caddi a terra. lei mi guardò con un ghigno di soddisfazione misto a disprezzo e mi disse” fatto male?” io mi alzai e tentai di prenderla di sorpresa correndole addosso ma lei con velocità incredibile si spostò di lato e con un calcio circolare mi colpì in piena faccia rompendomi un labbro. stavolta rimasi in piedi e la guardai stordito ed incredulo. lei mi guardò e disse” sai… il taekwondo è larte che ti insegna a dare calci in faccia con estrema facilità… te ne stai accorgendo? ti ho fatto male al labbro? oh… guarda, il mio piede è sporco di sangue, è il tuo forse?” mi stava umiliando, e con estrema facilità. mi misi in guardia, deciso a non attaccare alla sprovvista altrimenti mi avrebbe massacrato. rimasi fermo per un attimo quando lei pertì col piede destro in calcio laterale al fianco, abbassai il braccio sinistro per parare ma improvvisamente di scatto alzò di più la gamba e… con un sonoro sstock la mia testa si trovò girata a destra! mi girai e lei rideva. partii con un pugno, lo parò, mi diede un calcio nello stomaco che mi piegò e uno in faccia che mi raddrizzò. ero in balia della mia amica e dei suoi piedi. si esibì in un calcio girato che mi colpì in piena faccia, nonostante il mio tentativo di schivare il suo piede. mi colpì con un calcio al ginocchio, mi piegai in ginocchio e con un calcio ad ascia mi piantò il piede su tutta la faccia e caddi a terra a pancia in giù e la teste girata di lato. la sentivo ridere e aprii gli occhi e vidi che si era posizionata davanti alla mia faccia: avevo i suoi piedi a 1 cm dalla bocca. disse “baciali, ti hanno umiliato! che bello avere un amico ai propri piedi…” li baciai, mi avevano sconfitto.