RE CENSORE |
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| Penso che sia sbagliato ricordare costantemente alle pro il disvalore etico-sociale che si accompagna alla loro attività e che chi paga ha ragione di pretendere il rispetto degli accordi.
Ma è altrettanto sbagliato celebrarle scomodando paragoni con professionisti (di qualunque campo, anche un operaio qualificato è tale) che per svolgere il loro lavoro non si sono formati dal pedicure oppure esercitando il polso per la frusta o le dita per stimolazioni anali con la speranza (ma senza sicurezza) di non provocare danni permanenti. La psicologia, poi, non si improvvisa, si apprende in anni di studi seri terminati i quali, se una persona è valida, non si mette certo a fare la prodomme.
Se da una parte ci fosse minore sfrontatezza nel proporsi, dall’altra ci sarebbe maggiore signorilità di approccio. Tutto questo porterebbe a contributi più costruttivi e interessanti.
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