SPH,

Tra le varie pratiche di umiliazione annoverate nel femdom ce n'è una particolare denominata SPH acronimo di Small Penis Umiliation che si traduce letteralmente più o meno in "umiliazione del pene piccolo". E' una pratica nata negli USA e diffusasi da poco anche nel vecchio continente, fa parte di quelle parafilie che vanno sotto il nome di risiblefilie, ossia attrazione per il ridicolo. Ci sono quindi uomini che amano essere umiliati e derisi sessualmente. L'SPH è una pratica particolare perchè va contro quello che è il comune sentire poichè si sa quanto il concetto di virilità sia molto sentito nel maschio al tal punto che qualsiasi cosa che la metta in discussione provoca in lui uno stato di frustrazione, molto diffuse sono le paranoie legate alla dimensione del pene e alla cosiddetta "sindrome da spogliatoio", se una donna vuole sotterrare il morale di un uomo basta che gli dica che ce l'ha piccolo, ecco perchè un uomo che ama l'SPH appare alquanto inusuale, ma come si sa le parafilie hanno proprio il potere di modificare le pulsioni erotiche facendo apparire piacevole ciò che per altri è mortificante.
Esistono molti modi di praticare e giocare con questo tipo di umiliazione, si va da una presa in giro bonaria fatta dalla Miss nei confronti del l'uomo, fino ad ad arrivare ad una umiliazione molto più intensa e dura fatta ad esempio durante una sessione vera e propria, diciamo però che nel 90% dei casi è una pratica che svolge in webcam, oppure come "contorno" ad una situazione CFNM (Clothed Female, Naked Male), ovviamente anche nell'SPH vale l'SSC.
Sull'argomento sono nati decine di siti e forum, alcuni richiedono un corrispettivo in denaro per scaricare video SPH a testimoniare quindi che questo tipo di parfilia e più diffusa di quanto si creda.

Misurazione e certificazione di un mini penis, a cura di me medesima.

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il pene si misura durante l'erezione comunque, eh

Eh già , ma nella terza foto era in erezione

...

Un attore di nome Rocco si è convertito anche al bdsm dopo aver subito la pratica sopra descritta

ahah sei sicuro che volessi scrivere circonferenza e non larghezza???

Ciao Mimo,scusa ma se gli metti due pesi,tipo per tre ore al giorno magai si allunga

....Pilloline di Storia...(da queer)

David M. Friedman è l’autore di un libro interessante e curioso allo stesso tempo: Storia del pene. Da Adamo al Viagra (edizione italiana: Castelvecchi 2007). Il libro narra la storia culturale e sociale del pisello. Nel corso della storia è stato visto come fonte di vita, simbolo di patto con Dio, emblema della vergogna, scettro o bastone del comando… Un libro serio e divertente al contempo.

Così veniamo a sapere che per gli antichi greci un pene grande non era bello, mentre quello piccolo è meglio, così lo sperma non si raffredda divenendo meno fecondo (lo sosteneva Aristotele). Tanto che ne troviamo eco anche ne Le nuvole di Aristofane:

Se farai come ti dico io avrai sempre un torace muscoloso, la pelle splendida, larghe spalle, lingua corta, chiappe sode e un pisellino piccolo. Se, invece, segui il moderno andazzo, avrai la carnagione malaticcia, spalle strette, un torace da nulla, lingua di bue, cosce scarne e un pisello enorme.

Per i romani, invece, un bel membro era meglio. Tanto che c’era una divinità, Priapo, che ce l’aveva abnorme. Statue di Priapo erano poste a protezione contro i ladri. Ecco una poesiola in merito:

Questo scettro, ricavato da un albero
e che adesso verdeggia senza foglie,
questo scettro, che le donne impudiche desiderano,
che certi Re gradiscono impugnare,
che froci aristocratici sbaciucchiano,
si ficcherà su per il culo di un ladro
dalla punta fino all’elsa delle palle.

Altri due passi di questo libro. Nel medioevo

i penitenti inglesi attribuivano dieci anni di penitenza per il coito interrotto, quindici per il coito anale e, per quello orale, la pena era a vita. “Coloro che eiaculano il seme nella bocca si macchiano del male peggiore”, sosteneva l’arcivescovo Teodoro di Canterbury. In base alle stesse direttive bastavano sette anni per l’omicidio premeditato.


Una ricetta “efficacemente stimolante” proposta - e provata! – dal monaco e medico arabo Costantino l’Africano (1010/1020-1087):

Prendi i cervelletti di trenta passeri maschi e mettili a macerare a lungo in un vaso di cristallo. Prendi una eguale quantità del grasso che avvolge le reni di un capretto appena ucciso, fallo sciogliere al fuoco, aggiungici i cervelli e tanto miele quanto occorre, mescola il tutto in un piatto e mettilo a cuocere finché indurisce. Farne delle pillole grandi quanto una nocciole e somministrarne una prima del rapporto sessuale. Poveri Passeri...povero capretto.

.....Straquoto i pesi Lien, è divertentissimo tanto sui peni "greci" quanto su quelli "latini" ihihihi...