| Salve ragazzi, personalmente ho la fortuna di poter praticare questi giochi con la mia compagna da molti anni. Nel tempo abbiamo affinato le tecniche sperimentando credo un po' tutto quello che poi sorprendentemente abbiamo scoperto sul web, con l'avvento di internet. Ricordo anzi che all'inizio delle produzioni video di quel sito citato qui sopra, canadese, dopo uno dei primissimi video di forced smoke nel quale la protagonista (a proposito, qualcuno sa dove sia sparita N.?) metteva un sacchetto di carta tipo da pane in testa al suo slave e insufflava dentro il fumo tramite una cannuccia, scrissi loro una mail nella quale suggerii una variante molto semplice (da noi praticata) che consisteva nell'utilizzare un sacchetto di cellophane, così che anche nella ripresa video si sarebbe potuto vedere l'addensarsi della coltre di fumo all'interno. Sarà un caso ma nel video successivo adottarono quel sistema. Poi inventarono il cubo con il quale lo slave è stato sottoposto in questi anni ad affumicamenti intensivi pazzeschi; anche in quel caso noi avevamo già sperimentato una tale possibilità, utilizzando una scatola cubica di quelle di plastica trasparente che usano i fioristi per confezionare le composizioni floreali. Si adatta tagliando il coperchio in modo che giri intorno al collo chiudendo, una cannuccia da bibita inserita e via, mi sono visto scomparire molte volte fra le nuvole di fumo soffiatevi dentro dalla mia dolce seviziatrice. Ottimi sono anche i sacchetti che le lavanderie usano per gli abiti quando li restituiscono lavati e appesi alle grucce. Li si può indossare letteralmente per poi mettersi in mano alla fantasia della propria mistress.
A proposito dell'ingerire la parte di filtro devo dire che lì starei un po' attento fossi in voi. Nel filtro si trattengono molte sostanze micidiali che non credo sia molto salutare cacciare giù nello stomaco a sigaretta finita. Anche per quanto riguarda la cenere, i primi tempi ne ho ingerite discrete quantità, talvolta anche giocando di varianti, tipo con la mia signora che intingeva grissini nella nutella, poi li rotolava nel posacenere fino a "impanarli" di cenere e imponendomi poi di mangiarli. Ma oggi come oggi quando giochiamo, lei può arrivare a sciccarmi in bocca anche due sigarette di fila, io non ingerisco quasi nulla, accumulo la cenere poi ci interrompiamo un attimo e la espello in un fazzoletto di carta badando a liberarmi completamente la bocca, pulendo anche la lingua strisciandola contro i denti superiori. A fine seduta poi lavaggio d'obbligo con colluttorio. Fra l'altro, se il sapore della cenere ha un suo amarognolo efficace come torturina gustativa, devo dire che l'unica volta che mi ha rifilato in bocca il filtro dopo averlo spento, l'aspettto intrigante della cosa è stato immediatamente annullato dal fatto che mi ha scatenato fino in gola un sapore di idrocarburi così aromatici e orrendi che per un pelo non ho vomitato. No, direi che a ingerire il filtro ma anche solo a tenerlo in bocca non ci proverò mai più e credo che comunque il mio fisico me ne ringrazierà.
Anch'io comunque intendo come tema principale del mio smoke fetish l'affumicamento forzato, il coinvolgimento malizioso ed eccitante che mi scatena osservare una bella ragazza che fuma con mimica sofisticata, bocca ben truccata, smalto alle unghie e mi fuma in faccia e ovunque con piglio da dominatrice. Per quanto riguarda l'aspetto dell'erotismo, anche qui non so se siamo strani noi, ma per noi questi giochi non avvengono in una sorta di autonomia prettamente sado-maso, che basta a sé stessa all'interno del mero gioco di sottomissione, ma semmai come modalità efficacissime di amplificazione della sfera erotica, per cui sono sempre associati alla dimensione sessuale, che contribuiscono ad amplificare e a sublimare. Raggiungere il climax alla fine di una lenta e variegata serie di giochi smoke fetish, in uno stato di eccitazione inebriata che si fa sempre più intensa proprio per la caratteristica di questo fetish di poter tendere a una sorta di "accumulo" delle sensazioni, dalla prima boccata di fumo che si riceve in faccia al momento in cui ci si sente storditi, il naso e la gola pizzicano, gli occhi sono umidi di lacrime per le ripetute stilettate di fumo che hanno ricevuto dritte dritte da una dolce lady che li tiene aperti coi polpastrelli per poi titillarli col suo tabacco denso (che dovrebbe sempre soffiare senza averlo respirato, così che arrivi cremoso e tremendamente forte dove lo sta imponendo), le eventuali scottaturine preliminari in giro per il corpo prima di uno spegnimento strong in posizione poco visibile del corpo durante l'apice dell'amplesso, beh secondo me non c'è paragone con una seduta di sadomaso asetticamente privata di coinvolgimento e appagamento esplicitamente sessuale. Leggo spesso sul web molte mistress fare affermazioni nette in questo senso, ossia dell'esclusione di pratiche sessuali dalle sedute. Non so se sia davvero così o una forma di cautela diciamo giuridica; non ne ho mai incontrata personalmente nessuna, neanche me ne ritrovo come amiche o conoscenti. Forse è così, probabilmente ci sono anche gli slave che amano l'astinenza forzata o vivere certi giochi indipendentemente dall'eros più tradizionalmente inteso. Per molte di loro si tratterà forse di una scelta precisa che fa parte di un modo di intendere il loro essere dominanti. Io per quanto attiene la mia personale sensibilità non ho dubbi in proposito: sesso e bdsm possono essere un'accoppiata formidabile eccome. Quando la stessa condivisione consenziente e reciproca si distende e armonizza su questi due versanti, si possono passare dei momenti indimenticabili, perché si vive in una dimensione totalizzante l'erotismo, che a mio parere contiene in sé le vibrazioni anche del bdsm come dark side di una sfericità nella quale si incrociano tutti gli aspetti anche profondi del sesso, nei suoi infiniti risvolti psichici e fisici. Scusate la lunghezza di questo messaggio.
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