Marta Dea |
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| basta mettere ogni cosa al proprio posto.
io paritariamente mi rapporto ad uno sconosciuto, col rispetto che merita ogni essere umano di questa terra. Quando la rispettosa relazione fra sconosciuti, diventa relazione fra conoscenti... allora inizia a valere un discorso di "ruoli" in cui il "rispetto" vive di logiche diverse. Io Dominante, che per prassi mi faccio definire Dea, sono colei al quale il sottomesso dedica la propria attenzione e cura. Ricopro un ruolo divino? Forse si, ma forse questo ruolo piace a me e al sottomesso...
Fermo restando il rispetto di base che nutro per colui col quale decido di relazionarmi come dominante e ferma resatando la parità umana che non ho mai messo in dubbio.
E' sempre una questione di punti di vista.
E poi chi l'ha detto che una Divinità deve pèer forza essere un essere senza cuore, pronto a calpestare la dignità di un essere inferiore?
Io vivo il concetto di dominio come un concetto di cura, educazione e protezione e solo per ultima extrema ratio come punizione... ma forse sono una bestia rara.
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