Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

MISTRESS LIS, MISTRESS TORINO

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patrugno
view post Posted on 29/6/2015, 09:58 by: patrugno     +1   +1   -1

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Eccomi finalmente a raccontare dell'incontro di martedì scorso. Nella tarda mattinata commetto l'errore di chiamarla nuovamente per confermare l'orario.
Mi anticipa l'appuntamento di mezz'ora dicendomi che quando arriverò non sarò solo.
Sapendo cosa significa LE chiedo di non farmelo fare. Ma LEI semplicemente ribadisce che io sono lo schiavo e LEI la PADRONA e di non discutere il suo ordine!
Anzi rincalza la dose imponendomi di indossare le mollette da casa, e, se non voglio che si vedano, di fasciarmi il petto. Così faranno anche più male perchè schiacciate.
Terminata la telefonata mi accingo a provare come eseguire il suo ordine.
Applicate due piccole mollette di legno ai capezzoli prendo la cinghia dell'accappatoio e l'avvolgo stretta al petto bloccandola con un ago da balia, quindi indosso la maglietta. Controllo allo specchio. Perfetto non si vede nulla, funziona! Unico difetto il male che fanno le mollette così schiacciate.
Commetto il secondo errore LA richiamo per dire che ho risolto il problema della visibilità delle mollette.
"BRAVO, SCHIAVO, ALLORA METTILE SUBITO E TIENILE FINCHE' VIENI"
Peccato che fossero solo le 12 e l'appuntameto era per le 14,30!!!
Quando arriverò ai suoi piedi dovrò confessarle che dalle 13 alle 13,30 le ho dovute togliere perchè il dolore era già insopportabile e per questo sarò poi ulteriormente punito.
Finalmente sono di fronte a LEI. con un dito mi impone di fare silenzio e mi conduce nella seconda stanza.
Indossa il minivestito in pelle ed un paio di scarpe rosse tacco 13.
Chiusa la porta mi dice che l'altro schiavo è legato sul letto dell'alta stanza. Bendato, sodomizzato e con le mollette ai capezzoli e così resterà sinchè non andremo da lui.
Ordina di spogliarmi e si sofferma divertita a vedere il lavoro fatto al petto facendosi consegnare la corda con cui ordinò di legarmi pene e testicoli.
Tirandola violentemente ordina di inginocchiarmi davanti a LEI quindi la sua mano inizia a comprimere ulteriormente la fascia sul petto alternativamente sui due capezzoli facendomi emettere i primi mugugni di dolore.
"TOGLI LA FASCIA".
Eseguo e le due mollette si drizzano perpendicolari al petto. Immediatamente le afferra e, con uno strattone secco, le toglie senza aprirle.
Chi è pratico sà cosa ho provato in quel momento.
Per reazione mi chino quasi con la fronte sul pavimento muggendo.
Il suo piede calzato si piazza sulla nuca schiacciandomi la fronte a terra.
"ZITTO, NON VORRAI FARTI SENTIRE DI LA'!" toglie il piede e poggiandolo a fianco del volto ordina
"TOGLI LA SCARPA E LECCALO, INTANTO LUI CI ASPETTA."
Dopo alcuni minuti ordina di rimetterLE la scarpa ed alzarmi.
Ancora timidamente chiedo di non costringermi a fare cio che mi aspetta, ma due schiaffi mi zittiscono e trascinandomi con il guinzaglio al pene mi conduce di là
Lo vedo, è legato sul letto come descritto da LEI, mi trascina al suo fianco mentre gli racconta come mi sono presentato, con mollette e guinzaglio, intanto che la sua mano gioca con le sue mollette ai capezzoli.
"HAI VISTO COME E' ECCITATO? PENSA E' DUE ORE CHE E' COSI'. SUCCHIALO."
Tento un ultimo diniego ma un violento strattone verso l'alto del guinzaglio al pene e le sue dita sulla molletta che mi aveva nuovamente messo ai capezzoli, mi obbligano ad assecondare il suo volere. Forunatamente la sua voglia era già al limite ed in poco tempo si libera.
Mi conduce nuovamente nell'altra stanza ordinandomi di spettarLA in ginocchio mentre lo congeda.
Ora siamo soli. mi riporta nell' altra stanza e facendomi coricare a terra ordina di aspettarla ad occhi chiusi che si sarebbe abbigliata come promesso.
La sento tornare, il suo piede si piazza sul petto mentre il tacco è sulla solita molletta.
"GUARDA"
Apro gli occhi e non posso fare alto che ammirare la MIA PADRONA.
In piedi di fianco a me con il piede calzato in un deccoletè nero poggiato sul MIO petto mi domina dalla alto con in mano il frustino.
Indossa il perizoma nero che le regalai, reggicalze dello stesso colore con calze con la riga e la pettorina metallica che la fanno tanto "PADRONA".
Si guarda allo specchio.
"TI PIACCIO, VERO?"
Mi giro anch'io a gurdare le nostre immagini allo specchio. Io coricato a terra sotto di LEI e non posso che rispondere affermativamente.
Tolto il piede ordina di mettermi al cavalletto dove mi blocca.
Indossa il godemiche e dopo avermi brevemente costretto a succhiarlo chiedendo sarcastica quale preferivo mi sodomizza.
Quando sento le sue cosce contro i glutei si ferma restando immobile dentro di me. Si china in avanti e schiacciando sadicamente entrambe le mollette ai capezzoli semplicemente esclama
"MIO!!!"
Quando decide di porre termine alla sodomizzazione mi libera dal cavalletto bloccandomi alla croce dove prosegue a "giocare"
con il mio corpo .
Ora è il mini paddle in legno che si accanisce alternativamente sui capezzoli, nuovamente liberati dalla mollette con la stessa procedura iniziale, e sul pene.
Finalmente decide di porre fine alle mie pene mi libera ed ordina di coricarmi a terra.
In piedi a gambe divaricate sul mio volto mi ordina di togliere il guinzaglio. Mentre eseguo non posso fare a meno di ammirarla nel suo dominio.
Liberatomi dal guinzaglio si abbassa sedendosi sul volto.
"LECCA"
Con le dita scosto il perizoma ed inizio a lambire il suo buco del culo mentre le sue mani si fanno finalmente dolci.
Non occorre molto che, mentre la mia lingua la sodomizza, finalmente raggiungo lo sfogo finale.
Ora non mi resta che attendere di poterLa nuovamente adorare.
 
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