Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

MISTRESS LIS, MISTRESS TORINO

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patrugno
view post Posted on 8/9/2014, 10:05 by: patrugno     +1   -1

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Terminate le ferie,per tirarmi su il morale, sono tornato da MISTRESSLIS.
Anche questa volta mi ha accolto con giacca e gonna nere, autoreggenti e tacco13.
Nudo, fronte a terra ho atteso i suoi piedi che dopo una breve attesa hanno posto inizio alla mia sottomissione.
Mi ha calpestato entrambe le mani, quindi sulla nuca a rimarcare il mio ruolo di schiavo sotto i suoi piedi, infine il suo ordine: "PREPARA I GIOCATTOLI PER OGGI SCHIAVO"
Mi attende seduta sul letto delle torture mentre dispongo gli oggetti che penso intenderà adoperare su di me quest'oggi.
Sapendo della sua propensione ad occuparsi del mio culetto bianco ad ogni rientro dalle ferie, preparo il suo paddle preferito, la frusta, il godemichè e la rotella pungente, buona per più scopi (avrò modo di pentirmi della scelta).
Sicuramente non tralascerà di giocare con i capezzoli per cui aggiungo le mollette con l'anello ed il mini paddle, terminando con il guinzaglio nel caso volesse legarmi pene e testicoli.
Indosso quindi le polsiere per essere pronto ad essere bloccato come preferirà.
Mi metto quindi in piedi di fronte a LEI sperando che le mie scelte siano di suo gradimento.
Strizzandomi i capezzoli tra le dita agginge:
"PRENDI LA PALLA, NON HO VOGLIA DI SENTIRE LE TUE LAMENTELE OGGI"
Mi imbavaglia quindi prende il mini paddle esclamando:
"VOGLIO FARTI DIVENTARE I CAPEZZOLI ROSSI!".
Per lunghi minuti la sua attenzione si concenta sui miei capezzoli. Li colpisce a lungo con il frustino ed il mini paddle finchè la pelle non assume il colore che desiderava, quindi soddisfatta li tormenta ancora un po' tra le sue dita prima di pronunciare l'ordine che mi aspettavo:
"AL CAVALLETTO! PRIMA METTILO DAVANTI ALLO SPECCHIO."
Eseguo e mi inginocchio in posizione. Mi blocca i polsi e le gambe al medesimo quindi prendendo il paddle esclama:
"ED ORA OCCUPIAMOCI DI QUESTO RIDICOLO CULO BIANCO".
Come pensavo inizia il lungo e doloroso trattamento che mi aspettavo. Con una infinità di colpi alternando paddle e frusta riesce a fare assumere un discreto colore ai miei glutei, mentre i miei lamenti vengono smorzati dal bavaglio. Di tanto in tanto un frustata a sorpresa è dedicata ai testicoli, riuscendo a farmi emettere un ululato di molte tonilità superiore alla media. Cosa, che lo specchio mi rivela, sembra gradire particolarmente visto il sorriso che LE procurano ogni volta. Qundo ritiene che il colore è quello giusto indossa il godemichè e si appresta a possedermi. Colta da improvvisa ispirazione si ferma e, prendendo la rotella, guardandomi negli occhi attraverso l'immagine allo specchio esclama.
"SARA' MEGLIO PREPARARE A DOVERE IL TUO BUCHETTO!".
Così dicendo inizia a farla scorrere su e giù dai testicoli all'attaccatura dei glutei, innescando una serie di ululati ed un agitarsi incompulso di tutto il corpo per quanto mi consentono le catene. Dal sorriso che vedo allo specchio vedo che la cosa LA diverte particolarmente, e mentre continua nel trattamento sarcastica chiede:
"PUNGE?
Al mio disperato si con la testa ride ancora più di gusto senza smettere il trattamento, gustandosi i miei ululati.
Finalmente la posa, ed inizia a penetrarmi. Mai sono stato così contento di essere sodomizzato. In fondo questo me lo aspettavo, ma la sorpresa della rotella tra i glutei mi ha sorpreso. Sento le sue cosce conto i glutei ora sono completamente suo, si ferma e le sue dita afferrano i capezzoli stringendoli tra l'indice e l'unghia del pollice. Crudelmente torturato e posseduto contemporaneamente. Restando dentro di me prende nuovamente la rotella e inizia a farla correre sulla schiena, sotto le ascelle, sui glutei, alternando colpi di anca, come a volermi penetrare maggiormente. Dopo interminabili minuti mi libera.
Ora il quadro e cambiato completamente.
Sono seduto sulla panca, ha tolto la palla, legato testicoli e pene unendo i due capi della corda tra loro, dopo averli fatti passare attraverso gli anelli delle mollette che mi ha messo ai capezzoli. Per diminure la trazione mi viene spontaneo assumere una posizione ingobbita.
LEI si è spogliata completamente e seduta di fronte a me sullo Sgabello alto mi infila il tacco della scarpa in bocca.
TOGLIALA, E POI SFILA LA CALZA".
Eseguo ed inizio ad adorare il piede offerto di fronte alla mia bocca. Come rendendosi conto improvvisamente della mia posizione curva in avanti, che mantengo per diminure il dolore ai capezzoli, sfila il piede dalla bocca appoggiandolo alla fronte e mi spinge all'indietro facendomi drizzare. l'urlo e la smorfia di dolore sono evidentemente di suo gradimento, perchè esclama sorridendo.
"DRITTO, SCHIAVO. DOVRESTI ESSERE ORGOGLIOSO DI ESSERE DI FRONTE ALLA TUA PADRONA. SI E'ANCHE SPOGLIATA PER FARTI PIACERE, E TU QUASI NON LA GUARDI."
il piede torna nella mia bocca obbligandomi a mantenere un posizione più dolorosamente eretta, sinchè non decide di porre termine alla mia devota adorazione.
Scende dallo sgabello, unisce le polsiere dietro la schiena e si siede in braccio a gambe divaricate.
Il paradiso e ha pochi centimetri dal mio pene, vicino ma irraggiungibile. La sua bocca a poca distanza dalla mia, altrettanto irraggiungibile. Improvvisamente mi abbraccia e si stringe a me, provocandomi un atroce dolore ai capezzoli sempre chiusi nelle mollette metalliche. Al mio grido esclama.
" CHE INGRATO CHE SEI, LA TUA PADRONA TI ABBRACCIA E TU GRIDI.
Dopo alcuni minuti di questa ultima tortura finalmente la sua mano si insinua tra di noi e pone termine al mio calvario, mentre l'altra continua a gicare con la corda legata.
"ASPETTA COSI' SCHIAVO" e lasciandomi anche questa volta legato e dolorante fà la doccia prima di liberarmi
A presto PADRONA.
 
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