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MISTRESS LIS, MISTRESS TORINO

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patrugno
view post Posted on 21/4/2013, 10:34 by: patrugno     +1   -1

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Finalmente dopo quasi 2 settimane riesco a inserire la cronaca dell'ultimo incontro con MISTRESSLIS.
Entro e mi dirigo al tavolo dove poggiare la borsa mentre la porta si richiude dietro di me.
Prima ancora che riesca ad inquadrarLA mi sento afferrare per un orecchio e trascinare verso il basso Come le mie ginocchia toccano il pavimento la mia bocca viene invasa da un godemichè.
Ora con la bocca piena riesco ad inquadrarla, il godemiche allacciato in vita Le tiene sollevato il corto vestitino nero che indossa e mi permette di vedere la pelle nuda, sopra il bordo delle calze nere con la riga, solcata salle strisce rosse del reggicalze che le sostengono (il mio preferito).
La sua mano destra è ricoperta da un guanto di lattice che insieme allo strap on indossato mi rivela le sue intenzioni odierne.
Non ha ancora pronunciato parola, limitandosi a guidare la mia testa avanti e indietro. Dopo questa accoglienza mi afferra nuovamente per l'orecchio accompagnandomi nell'angolo spogliatoio nel muto ordine di denudarmi.
Mi presento di fronte a LEI che mi ha atteso a pochi passi, fissandomi sorridente porge il benvenuto ai capezzoli martirizzandoli tra sue dita, conficcandovi con gusto le unghie dei pollici, osservando compiaciuta le mie smorfie di dolore, quindi trascinandomi per i medesimi, mi conduce al cavalletto.
Su di esso sono appoggiate due polsiere che mi indica di indossare prima di posizionarmici. Unisce quindi le polsiere sotto il cavalletto bloccandomi poi le gambe sui supporti su cui sono
inginocchiato.
Ora sono bloccato, a SUA completa disposizione. Gioca un po' con il frustino sui miei glutei, intercalando qualche strizzatina ai capezzoli, quindi si dirige allo scaffale dove armeggia alcuni istanti prima di tornare verso di me.
In mano un pene finto con cui gioca nuovamente con la mia bocca prima di appoggiarlo al cavalletto e premere sulla nuca nel muto ordine di tenerlo in bocca.
Inizia quindi a giocare con il mio buchetto con la mano guantata, prima 1, poi2,infine 3, sento le sue dita possedermi mentre l'altra mano si abbatte saltuariamente sul gluteo.
Cambia quindi posizione, è LEI ora tra le mie gambe, toglie il guanto mi afferra per i fianchi e lentamente,ma inesorabilmente la sento entrare dento di me. Dalla mia bocca,tappata dal pene finto, escono solamente dei mugolii, mentre mi possiede.
Sento le sue cosce contro i glutei, ora e completamente dento di me, mi poggia una mano sulla fronte facendomi alzare la testa e guardare l'immagine riflessa dallo specchio, mentre l'altra strizza dolorosamente un capezzolo,per la prima volta oggi sento la sua voce che mi sussurra ad un orecchio:
"GUARDA, SEI COMPLETAMENTE MIO!" Per un tempo infinito continua a cavalcarmi, mentre gioca anche con il frustino ed i capezzoli, sinchè si ritrae e toglie il godemichè.
Ma non ha ancora finito con il mio culo, mi libera polsi e gambe facendomi scendere, quindi mi sistema una cintura in vita a cui lega dietro una lunga corda. Mi togli il pene dalla bocca e lo posiziona dentro di me, quindi facendo passare la corda in mezzo alle gambe la annoda a pene e testicoli tornando nuovamente indietro sino alla cintura. Così x diverse volte sinchè è sicura che il pene resti bene bloccato in posizione. Gli avanza ancora diversa corda che gli ispira una ulteriore tortura.
Blocca le polsiere dietro la schiena, prende due mollette e si siede ordinandomi di inginocchiarmi di fronte. Applica le mollette ai capezzoli, passa la corda nei due anelli e la lega facendo in modo che entrambe rimangano in trazione verso il basso. Il dolore già discreto diventa terribile, ma a nulla servono le mie suppliche e richieste di pietà per far diminuire la tortura, anzi il suo viso conferma che si sta divertendo.
Si alza e senza parole si inginocchia al cavalletto a sua volta solleva il vestito e scosta la striscia nera del perizoma che le attraversa i glutei, non sevono ordini, ora tocca a me occuparmi del SUO culo anche se in maniera diversa.
Dopo un tempo interminabile, per il dolore ai capezzoli, sempre in aumento con il tempo, piuttosto che per l'azione che eseguivo, ordina di coricarmi a terra.
Sistema la sedia al mio fianco e si siede sfilandosi una scarpa ed una calza. Il piede nudo gioca con il mio volto e la mia bocca, mentre quello velato con il pene, già martirizzato dal legamento.
La guardo in volto mentre adoro la sua estremità, ad un tratto vedo un lampo nel suo sguardo. Mi infila il tallone in bocca e preme tenendomi inchiodato la testa a terra, quindi l'altro piede si sposta dal pene e si appoggia su entrambe la mollette dai capezzoli. Un terribile mugolio di dolore esce soffocato dal suo piede mentre cerco istintivamente di sollevare la testa, ma anche questo mi è impedito dalla pressione del medesimo che mi tiene bloccato, mentre ride divertita.
Finalmente, dopo che ha tolto il piede torturatore , una delle mollette salta dalla sua posizione, e, magnanimamente, decide di non rimetterla. Ora il dolore anche all'altro capezzolo è un po' diminuito, anzi il suo piede, nuovamente sul mio pene, è diventato più gentile e lo fà quasi dimenticare.
Finalmente anche oggi decide di condedermi lo sfogo finale, mantenendomi sotto i sui piedi sino al termine.
P.S. dopo 4 giorni sfiorando i capezzoli ancora avevo ben presente il ricordo di MISTRESSLIS
 
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