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L'INFERMIERA, by Delicato

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paimei77
view post Posted on 13/3/2011, 13:24 by: paimei77     +1   -1




LA PARTITA


Il giorno dopo andai a portare a Letizia i compiti che le avevo fatto la sera prima. Si trovava in palestra, il luogo dove era iniziata la mia umiliazione.

"Sei un tesoro." mi disse quando glie li consegnai "Ti permetto di darmi un bacino." aggiunse porgendomi la guancia. La baciai più vicino ai capelli che fu possibile "Ahi!" si lamentò toccandosi l'orecchio "Mi ci hai soffiato dentro."

"Scusa." le dissi dolcemente; lei mi guardò con un broncetto "Sono qui in zona, se ti serve qualcosa. Oggi entro alla seconda ora.".




Rimasi lì. C'erano due classi in quella palestra, che facevano lezione insieme. Una era quella di Letizia, che stava facendo non so che esercizi, mentre l'altra, composta da ragazzi più giovani, era stata abbandonata dal professore e stava giocando.

Una ragazza mi si avvicinò.

"Ciao." disse "Vuoi giocare?" mi mostrò due racchette e un volano

"Certo." dissi io. Mi alzai dalla panchina e mi avviai verso un angolino della palestra camminandole davanti

"Cosa scommettiamo che vinco io?" la sentii dire alle mie spalle.

La voce, con la leggerissima inflessione sarda che aveva, mi suonò familiare e mi voltai. A quel punto la riconobbi e mi si gelò il sangue: era una delle due ragazze more che avevo visto a casa di Lisa.

"Niente." le risposi "Non voglio scommettere."

"Hai paura di perdere?" mi accusò lei

"Sì." le risposi. Ce l'avevo davvero! Ed era meglio ammetterlo piuttosto che rischiare di dover accettare la scommessa

"Sei un cagasotto..." mi disse lei con aria arrabbiata, e mi sculacciò con la racchetta. Era di legno, fece malissimo. Mi lamentai. "Sei anche così deboluccio, oltre che cagasotto?" disse lei colpendomi di nuovo; un suo compagno di classe notò la situazione e si avvicinò

"Silvia, che succede?"

"Questo schifoso non vuole giocare con me perché ha paura di perdere." gli rispose lei

"Non è vero!" protestai io "Ho detto solo di non voler scommettere."

"Zitto!" mi intimò lei colpendomi di nuovo; stavolta il colpo arrivò dritto all'inguine, e dovetti piegarmi in due "Guardalo..." rise Silvia indicandomi "È così deboluccio che basta un colpetto per farlo cadere a terra..."

la mia caduta richiamò l'attenzione del resto della classe

"Dai." disse il suo amico "Non trattarlo così, adesso."

"E perché, Mario?" chiese lei "Non lo vedi che è un verme? Se ci tiene tanto a dimostrarmi il contrario, perché non accetta la scommessa?"

"Non puoi costringerlo!" disse Mario

"Allora continuo a picchiarlo, così impara." disse Silvia dandomi un altro paio di colpi. Sopportai; sopportai sia i colpi che l'umiliazione pubblica... qualunque cosa succedesse, non dovevo assolutamente scommettere su qualcosa con lei

"Impara cosa?" chiese Mario

"Ad essere un verme."

"Per te, basta che uno non voglia scommettere perché sia un verme?"

"Sì, perché ha solo paura di perdere."

"Va bene." disse lui "Scommetto io con te.".

Trasalii. Guardai Mario sperando che lui stesse guardando me, ma fu inutile... non potevo in nessun modo spiegargli a cosa stava andando incontro...




Tornai a sedermi in panchina, dolorante per i colpi ricevuti, e sperai per Mario che vincesse.

Cavallerescamente, quest'ultimo concesse la prima mossa a Silvia. L'incontro si sarebbe giocato in una sola match.

Mi rincuorai pensando che, comunque, Silvia non poteva avere tutte le possibilità di vincere... mi sbagliavo.

Quando Mario raccolse il primo lancio, non riuscì neppure a rispedirlo al mittente... applausi dei tifosi di lei. Col secondo lancio, la cosa si ripeté, e, stavolta, i tifosi iniziarono anche a prendere in giro lui. Al terzo lancio, io che sapevo che Silvia voleva la certezza assoluta di vincere, capii che stava succedendo. Aveva truccato il volano, l'aveva reso più pesante. Lanciarlo era possibile, colpendolo dal basso, ma riprenderlo no. Alla fine era così stanco per i tentativi che aveva fatto con gli altri che gli ultimi due non riuscì nemmeno a prenderli.

"Dieci a zero!" esultò Silvia acclamata dai suoi tifosi "L'ho schiacciato! L'ho calpestato come un tappetino! Mario..." chiamò "Vieni qui..." Mario la raggiunse "Non c'è una scommessa da pagare?"

"Sì." ammise lui a testa bassa

"Cosa gli fai fare?" chiese un'amica di Silvia a Silvia. Lei sapeva benissimo cosa rispondere, ma finse di pensarci su un po' per godersi l'imbarazzo dell'avversario

"Lo devo ancora decidere." rispose dopo un po' "Farai la penitenza quando vorrò e dove vorrò, ok?" disse rivolgendosi a lui

"Sì, certo..." rispose il ragazzo rincuorato dalla proroga.




Non ci fu alcuna proroga, ovviamente. Alla fine dell'ora di palestra mi attardai per controllare se la mia teoria sul volano era giusta e sentii le loro voci venire dallo spogliatoio. Anche loro si erano attardati, ma perché Silvia aveva una cosa da spiegare al compagno di classe...

"Allora..." la sentii dire "Pensavo di farti pagare la scommessa costringendoti ad essere sculacciato con la racchetta... davanti a tutta la classe."

"No, Silvia, questo no, ti prego." disse Mario

"Silenzio! Non puoi decidere tu la penitenza. Coi pantaloni abbassati..." specificò gongolando "Il sederino scoperto... ti farò mettere in ginocchio piegato su quella panchina."

sentii che Mario si buttava in ginocchio

"Per favore, no! Silvia! Questo no..."

Silvia rise

"Ma l'hai sentito o no quando ho detto 'silenzio'?" gli chiese "Se ne ricorderanno tutti per molto tempo..." aggiunse

"Non puoi farmi questo..."

"Lo decido io che penitenza farti fare." gli ricordò Silvia "Questa mi sembra abbastanza umiliante..."

"Ma ti sto pregando in ginocchio." singhiozzò lui "Non ti basta come umiliazione?"

"Voglio vederti umiliato davanti a tutti." spiegò Silvia "A meno che..."

"Sì!" disse lui "Qualunque cosa tu stia per chiedermi, sì!"

"Allora oggi pomeriggio ci vediamo davanti al cimitero." decise Silvia "Hai capito?"

"Sì." disse Mario con un sospiro di sollievo.

Poggiai la testa al muro. Tutti avevano assistito alla scommessa, e non potevo fare niente per aiutare quel ragazzo, ormai.

 
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12 replies since 2/2/2011, 07:57   24406 views
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