carlozo |
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| Conosco Mya da un paio di anni, durante i quali l'ho frequentata regolarmente. E' stata la mia prima mistress, colei che mi ha iniziato al bdsm. Ricordo ancora il primo incontro conoscitivo, senza sessione. Fu il motivo che mi spinse ad agire, dopo molto tempo che fantasticavo. Mi piacque anche il tono asciutto e quasi austero del suo sito, il suo messaggio privo di fronzoli e roboanti promesse. Fortuna volle che feci centro e non avrei potuto avere migliore iniziazione.
Da allora abbiamo percorso molta strada insieme, arrivando dove quel giorno non potevamo immaginare. E' stato un percorso duro, ho dovuto imparare tante cose e subire qualche severa lezione. Mya ha sempre condotto la situazione con fermezza e intelligenza, e credo che in un paio di occasioni ella stessa sia stata messa alla prova come non si aspettava. Se mi guardo indietro devo dire che quello che mi piace di più è il fatto che non si sia sentito l'aspetto mercenario del rapporto. Tra tutte quelle che conosco Mya è sicuramente quella meno attaccata al denaro e certamente chiede meno di quello che vale e potrebbe legittimamente pretendere.
C'è un altro aspetto che la rende unica. Sono molte le mistress che credono veramente in quello che fanno e approfondiscono continuamente le loro conoscenze e capacità. A Roma abbiamo perlomeno altri tre esempi ben noti, con il loro seguito di devoti. Mya è l'unica, per quanto possa saperne io beninteso, che ha una convinzione quasi mistica. Da questa sua profonda convinzione scaturisce un atteggiamento ieratico, quasi sacerdotale. Vederla e sentirla muovere intorno durante le sessioni è come assistere all'officio di un qualche tipo di rito. Lei è capace di creare un'atmosfera terribilmente coinvolgente sul piano emotivo e mentale. L'eleganza e la leggerezza dei movimenti fa da contrappunto alla durezza dei trattamenti. Guardarla nel bel viso severo quando impartisce le sue punizioni, senza traccia apparente di cattiveria ma quasi con soavità è una esperienza che vale da sola.
Un' ultima notazione per coloro che volessero sperimentare le pratiche più dure. In ogni occasione io ho sempre sentito che potevo fidarmi e affidarmi. Non ho mai provato realmente panico - e dico questa cosa sapendo di farla arrabbiare - perchè la sicurezza che ti trasmette vince ogni remora. La sua sensibilità nel testare i limiti mi ha sempre lasciato ammirato, così come la sua crudeltà nel superarli una volta conosciuti.
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