Mi recai presso di lei un paio di anni fa.
La trovai in compagnia di una collega impegnata con uno schiavo. L'impressione del luogo fu pessima, perché v'erano pentole sporche sui fornelli e piatti usati sulla tavola, immediatamente visibili, essendo cucina e tavola all'ingresso.
Lei si dimostrò molto simpatica e non rozza, ciò nonostante. Per quanto riguarda quanti la stanno immaginando come non proprio bellissima, debbo dirvi che ha un corpicino grazioso ed un culetto ben formato. Il viso è dolciastro, giovane e vispo.
Il punto è che si tratta di una "pel di carota", un tipo che siamo in tanti a non gradire, per via della pelle davvero troppo chiara, non scevra da lentiggini, e d'aspetto quasi repellente, malato, soprattutto su un corpo magro come il suo. Penso che proprio da ciò derivi la mancata piacenza verso quelli che come me l'hanno incontrata, decidendo però di non concludere.
Presumo vi sia chiara la diversità che intendo intercorra fra l'aggettivo generico di "rossa" e il termine specifico di "pel di carota".
Aggiungo a suo favore altre note caratteriali. Risulta comprensiva e per nulla esaltata. Si scusò subito per il disordine, capì ch'era assolutamente lecito me ne risentissi e si affrettò a descrivermi un suo dungeon sito in altra zona dove avrebbe potuto ricevermi con maggiore creanza.
Non l'ho più voluta incotrare però, date le motivazioni fisiche sopra addotte, che peraltro rispondono d'un'accezione soggettiva, mentre la cortesia e l'intelligenza da me vedute sarebbero state per chiunque lampanti.
Edited by queldellevigne - 12/3/2011, 22:04
