c'è a chi piace la caccia e chi la pesca. Ultimamente mi sono buttato un pò su quest'ultima, un pò perchè con l'incedere dell'età sono diventato più pigro, un pò (ma forse soprattutto) perchè visto il panorama desolante dell'offerta romana, sapendo pasturare bene e schivare siluri piuttosto palesi, ci si imbatte in situazioni interessanti irraggiungibili col metodo tradizionale. Insomma, per farla breve, non sono io che vado a loro ma loro che vengono a me. E proprio così sono venuto a conoscenza di Jessica (nome di fantasia ma che calza bene sulla persona in oggetto). Dopo un abbastanza breve scambio di informazioni via mail da cui si evinceva subito che la tipa non amava perder tempo, faccio la mia proposta non negoziabile per un semplice leccaggio piedi, lei prova ad arricchire l'offerta per aumentare il rate ma gli optional non mi interessano, sono irremovibile. Proposta accettata, in meno di mezz'ora mi reco in quel della Prenestina, laddove i tram non vanno avanti più, appuntamento sotto casa sua. L'accordo è che per 30 non mi fa salire a casa, quindi incontro in macchina e per me va più che bene, per fortuna il senso degli affari non è per tutti: con 50 forse mi convinceva ad andare a casa per fare lo stesso che avrebbe fatto per 30 in macchina: se poi sarei stato soddisfatto del servizio tanto meglio, il costo di 50 si sarebbe cristallizzato e non ci sarebbero più stati margini di trattativa, se invece non lo fossi stato mi avrebbe comunque azzottato 20 pleuri una tantum. Poi dici che il tessuto imprenditoriale in Italia è incapace di affrontare le crisi sistemiche... Tornando a noi, mi arriva una donna di circa 45 anni, con abbigliamento e atteggiamenti molto giovanili, aspetto e parlata da bucatina, molto magra e dal capello corvino, una che ha vissuto parecchio e di esperienze torbide ne ha fatte molte, glielo leggo nello sguardo e nelle rughe del viso. " 'dno annamo cì?" " E a me lo dici? Se tu di zona..." "Vabbè allora annamo de qquà, fermate qui, tanto nun passa nessuno e pure se passa sai che je frega?" Vabbè, me lo dovevo aspettare che sarebbe stato un incontro piuttosto trash, le aspettative c'erano tutte, però mi trovo parcheggiato su una traversa abbastanza trafficata di via prenestina, sotto un condominio dai cui balconi è fin troppo facile sbirciare cosa accade dentro la macchina e la cosa mi mette un pò di agitazione. Tuttavia ormai sono in ballo e comincio a ballare, si prende i 30 e mentre si toglie scarpe e calzini comincia ad enumerarmi una lunga serie di pratiche/attività che dovrebbero invogliarmi a scegliere il pacchetto completo la prossima volta. " Vabbè vabbè...la prossima volta vediamo, oggi è andata così..." Mi offre i suoi piedi, non belli, molto magri con l'alluce valgo fino all'inverosimile, puliti; me li mette in faccia, attacco a leccarli avidamente mentre mi trastullo da sopra i pantaloni: i tempi ancora non sono maturi. Lei si eccita, si vede dagli occhi, si tira fuori le tette benchè non glielo chieda, comincia a strofinarsi i capezzoli, poi scende sulle parti basse: ha un paio di leggins molto aderenti che mettono in risalto i rigonfiamenti inguinali, si tocca, forsennatamente. Io vado avanti qncora per qualche minuto, poi stimolato dall'ansietta di sentire movimenti intorno a me e non volendo destare la curiosità dei passanti decido di apprestarmi a concludere, cosa che faccio suoi suoi piedi mentre anche lei giunge ad un piacevole finale spiazzandomi. In effetti ero convinto che fosse solo una raspa soldi ed invece mi ha dimostrato di essere anche partecipativa e coinvolta nella cosa. Sulle prime non l'avrei mai detto. Sulla strada del ritorno ricomincia a decantarmi le sue doti di mistress, si interessa più volte dell'integrità del mio di dietro e mi promette esperienze indimenticabili. La prendo in parola: sono più che certo che finire sotto le mani di una persona psicologicamente non integra, magari pure in condizione di privazione di libertà di movimento, è senz'ombra di dubbio un'esperienza che ti si scolpisce nella mente ma tengo questo pensiero per me, rassicurandola sul fatto che rifletterò con attenzione su questa sua proposta e quanto prima mi rifarò vivo. Cosa che non avverrà, naturalmente.
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